You are in a different country
Do you want to continue browsing the website
or change your country?
La casa dei tuoi sogni è a un passo da te.
Iscriviti alla newsletter e ricevi il 10% di sconto per ordini a partire da 100€!
Approfittane e non perderti nessuna offerta o novità dal mondo LOVEThESIGN.
Ci sono prodotti che sono entrati nell'utilizzo comune e ai quali non si potrebbe mai rinunciare. Chi potrebbe mai pensare ad una tavola imbandita, senza calici e bicchieri in cui poter versare vino, acqua e bevande? In realtà, anche se non ci si sofferma quasi mai a pensare alla storia degli oggetti che ci circondano, è davvero interessante tornare indietro nel tempo e scoprire la storia dei bicchieri e dei calici da tavola.
Non tutti sanno che il bicchiere in vetro ha una storia davvero lunga e originale. Nato nel IV secolo a.C., il bicchiere in vetro viene realizzato per la prima volta a Rodi e alcuni ritrovamenti archeologici testimoniano la presenza di calici molto simili a quelli utilizzati oggi anche ad Alessandria d'Egitto e Sidone, oltre che in Siria e in alcune zone del Sud Italia. Si tratta, come già accennato, di calici dalla forma semisferica, con o senza piedino decorativo e con piccoli ornamenti, come fili in vetro colati a caldo. Non bisogna pensare a questi primi bicchieri come a degli accessori di uso comune: i calici erano un bene di lusso riservato alle famiglie più abbienti, come quelle del ramo nobiliare o ai rappresentanti delle organizzazioni religiose. Sarà nel I secolo a.C. che il vetro si diffonderà e diventerà un materiale di largo utilizzo, scelto per la produzione di calici e bicchieri adatti all'uso quotidiano.
A fare da spartiacque nella storia della produzione dei bicchieri in vetro è la scoperta delle possibilità di lavorazione di questo materiale: semplice da modellare con la soffiatura o con gli appositi stampi, il vetro diviene in breve tempo il materiale perfetto per la produzione di calici e bicchieri adatti anche all'utilizzo dei cittadini comuni. A seguito dell'introduzione della produzione su larga scala, anche la forma dei bicchieri viene modificata: da oggetti semisferici, i calici assumono forma troncoconica o cilindrica, tanto da ricordare gli odierni boccali da birra. Una superficie più ampia e più semplice da trattare diviene un'ottima tavolozza su cui incidere piccoli disegni o aggiungere dei dettagli che possano personalizzare i diversi bicchieri: smalti, graffiti e colature di colore diventano il modo migliore per rendere ogni calice una vera opera d'arte.
Si arriva così al crollo dell'Impero Romano, quando le forme dei bicchieri tendono a differenziarsi ulteriormente e a personalizzarsi in base al luogo di produzione degli oggetti. Gli ornamenti vengono notevolmente ridotti e lo stile diventa più sobrio, eliminando addirittura il piedino ornamentale dai calici. Non si trattava di una scelta casuale: coerentemente con l'insegnamento degli antenati e con lo stile di vita di ispirazione germanica, l'usanza era quella di affidare il calice al servo, affinché lo riempisse: in questa pratica, la presenza di un piedino decorativo si rivelava un inutile ingombro, in quanto toglieva stabilità al bicchiere e lo rendeva più fragile.
Un ruolo fondamentale nella rinascita dell'arte vetraria e nella rinnovata produzione di calici in vetro lussuosi è da ricercare nella maestria degli artigiani veneti che, nel XV secolo, riescono a conquistare un consenso internazionale, grazie ai loro calici in vetro cristallino. Si trattava, in questo caso, di un vetro resistente e del tutto trasparente che ricordava, in piccola misura, lo splendore del cristallo di rocca. I bicchieri prodotti a Venezia hanno una caratteristica forma troncoconica o cilindrica e mostrano un raffinato piedino, legato al corpo del calice con un nodo. Torna, per volere dei nobili veneziani, l'abitudine di decorare i calici con smalti policromi ma cambiano i soggetti raffigurati: non più motivi geometrici o astratti, ma scene di caccia, motivi araldici, vite di santi e scene di vita cortese. Questo stile, ampiamente imitato in tutta Europa, prende il nome di "fattura alla veneziana": una vera e propria moda che regala alle tavole di nobili e ricchi mercanti quel tocco di eleganza che mancava. Nel secolo successivo, le forme dei bicchieri veneziani diventano man mano più complesse e l'applicazione di piccoli steli, alette o motivi vegetali diventano la nuova moda a cui rispondere. I calici più ricchi venivano accuratamente lavorati a mano da artigiani che li incidevano con punte di diamante molto sottili, mentre gli steli dei calici passano dal classico nodo di collegamento alle forme più fantasiose, come serpenti o draghi intenti a rincorrersi.
Totalmente diverso lo stile di produzione dello stesso periodo nei paesi del centro Europa. In Germania, ad esempio, si producono bicchieri decisamente più semplici, dalla forma solida e smaltati con colori vivaci, decorati semplicemente da sottili bugne nella parte inferiore.
Nel Settecento, il testimone passa dal vivace ambiente veneziano alla classica corte inglese e boema. In Inghilterra, ad esempio, viene introdotto un nuovo vetro, impastato con frammenti di piombo, in grado di resistere meglio agli urti e al continuo utilizzo. I calici e i boccali da birra hanno forme semplici ma che non rinunciano all'eleganza, grazie alle sottili lavorazioni, come steli intrecciati e gambi ornati da fili d'aria. Un ruolo particolare ricoprono poi le coppe, dalla forma ovoidale, ad imbuto o a campana. Si tratta, tuttavia, di un secolo ricco di cambiamenti, sia da un punto di vista stilistico che strettamente tecnologico. In Germania e in Boemia, infatti, si diffonde l'utilizzo del vetro al potassio arricchito da piccoli polimeri di calce. Il risultato è un materiale capace di sopportare intagli e lavorazioni, senza che ne venga compromessa la solidità. Questo cambiamento porta al diffondersi della tecnica dell'incisione, divenuta tratto distintivo dell'artigianato boemo.
In realtà, ciò che sorprende di più gli storici dell'arte è che un calice non è soltanto un accessorio utilizzato per contenere liquidi e arricchire la tavola ma rappresenta, spesso, un modo per rintracciare le linee guida della diffusione di un particolare movimento artistico o di una scuola di pensiero in voga in una determinata zona d'Europa. Alla luce di ciò, non sorprende come una delle fasi più curiose della storia dei bicchieri sia rappresentata dal periodo neoclassico, durante il quale torna l'amore verso i calici più semplici e dallo stile decisamente minimalista. Si tratta di una fase particolarmente breve ma che fa riflettere sulla grande eco che il neoclassicismo ebbe in Europa e sulla diffusione non solo artistica ma anche in campo artigianale.
Come si passa dalla produzione artigianale alla lavorazione in massa? Bisogna attendere il 1830, quando negli Stati Uniti viene creato il primo stampo a pressa per il vetro. Da questo momento, bicchieri, calici in vetro, boccali da birra e bicchierini verranno realizzati in maniera economica e diverranno facilmente accessibili a tutti.
Ciò che una cronistoria della nascita di calici e bicchieri non può dimostrare è la voglia da parte degli amanti del design non solo di acquistare bicchieri lussuosi, ma anche di circondarsi di oggetti curiosi, in grado di testimoniare il buongusto del proprietario o di ricordare un viaggio emozionante, un evento speciale o una persona cara. Un semplice esempio di ciò potrebbe essere dato dai calici ricordo regalati dalle aziende più conosciute in particolari periodi promozionali ma, ancora di più, dai bicchieri prodotti dai designer all'avanguardia che hanno scelto di realizzare dei prodotti unici, che potessero rivelarsi non solo funzionali, ma anche belli da collezionare.
Nascono così i calici e i boccali da birra più originali, adatti non solo alla tavola di casa, ma anche ai ristoranti più eleganti. Molti si chiedono quali possano essere le occasioni migliori per utilizzare prodotti simili. La verità è che non esistono momenti particolari ma solo occasioni che aspettano di essere rese magiche da chi le commemora nella maniera adeguata. La gioia di pranzare o cenare con i propri amici, che si tratti di festeggiare una promozione sul lavoro, un compleanno o semplicemente di brindare alla propria amicizia, non sarebbe la stessa senza uno dei boccali da birra più originali della propria collezione o il calice più divertente.
Una domanda che nasce spontanea potrebbe essere: come si sta evolvendo il mondo del design riguardo alla produzione di calici e boccali da birra? La risposta, anche in questo caso, potrebbe essere ampia. Per prima cosa, è interessante dire che i calici di nuova produzione sono un chiaro omaggio allo stile internazionale e alla tradizione che ha reso i bicchieri in vetro i più utilizzati al mondo. Ecco perché designer come Aino Alto e Linda Walsoe hanno scelto di realizzare dei calici per acqua totalmente trasparenti, proprio come i cristalli prodotti nella Venezia del '500, ma anche bicchieri lavorati con sottili decorazioni, adatti ad arricchire ogni tavola con la loro discreta eleganza. Non mancano certamente le ispirazioni più stravaganti e originali.
Un buon esempio potrebbe essere rappresentato dalle creazioni di Giulio Iacchetti che ha recentemente disegnato un modello di bicchiere per acqua in vetro chiaro, privo di stampe o rilievi di alcun tipo e senza il classico piedino ornamentale: si tratta certamente di un modello che ricalca la tradizione, in quanto riprende i modelli di calici prodotti dagli artigiani di Rodi, ma che non dimentica le esigenze dell'uomo contemporaneo.
Non bisogna mai dimenticare che un bicchiere, sia esso un calice per acqua o vino o un boccale per la birra, non è mai solo un accessorio ma un vero biglietto da visita che rivela ai propri ospiti l'eleganza del padrone di casa e il suo approccio alla vita di tutti i giorni. Sarebbe davvero curioso fare un confronto tra i bicchieri presenti nella credenza della cucina dei propri amici e il loro modo di vivere la vita: si potrebbe scoprire, ad esempio, che una persona molto concreta e poco attenta alle formalità ama i calici senza piedino, perché più stabili e adatti alla convivialità, mentre una persona più raffinata e che bada molto all'etichetta è decisamente più portata alla scelta di calici con stelo lungo e, magari, lavorato.
Per chi si stia chiedendo perché acquistare calici raffinati, il motivo potrebbe essere semplice. La tavola imbandita è il luogo perfetto attorno al quale fare nascere nuove amicizie, parlare dei propri successi e confrontarsi sulle esperienze fatte. In un contesto simile, il bicchiere diventa il silenzioso testimone di confidenze ed esperienze uniche nel loro genere. Ecco perché designer e architetti fanno a gara per progettare modelli di calici che possano essere osservati con ammirazione e, magari, acquistati con amore da chi desidera fare un regalo particolare ad una persona speciale o arricchire la propria casa con un dettaglio insolito. Largo spazio, quindi, ai calici con impugnatura lavorata, decorati a mano e ideati da chi vuole conquistare i propri ospiti, ma spazio anche ai boccali in pieno stile tedesco, che riprendono le linee base delle opere dei maestri vetrai germani e racchiudono anni di tradizione in ogni sorso.
Cosa fare, quindi, per trovare i bicchieri migliori per la propria casa? Una buona idea potrebbe essere quella di partire dalle esigenze quotidiane e di riflettere sul tipo di ospiti che verranno a far visita al padrone di casa. Per dare ai commensali la sensazione di trovarsi in un luogo in cui formalità e serietà sono decisamente bandite, si potrebbe scegliere di puntare su calici senza stelo, ma realizzati in vetro trasparente e perfetti per bere insieme un bicchiere di vino o una buona bibita rinfrescante. Viceversa, se si sta pensando di organizzare una cena elegante con ospiti raffinati e attenti ai dettagli, la scelta non può non cadere su una selezione di calici per l'acqua con stelo allungato e, magari, con applicazioni che possano dare maggior risalto alle linee solo in apparenza semplici di un accessorio tanto prezioso.
E per il proprio locale dei sogni? In questo caso, oltre alle esigenze di tutti i giorni, bisogna guardare anche al taglio che si intende dare alla propria attività. Chi ha sempre sognato un luogo di ritrovo in cui giovani e meno giovani potessero sentirsi a proprio agio come a casa, nulla può essere più indicato dei calici bassi, perfetti per chi vuole bere un sorso di vino in tutta serenità, senza pensare all'etichetta ma godendosi il tempo trascorso con gli amici. Se, al contrario, si pensa di inaugurare un ristorante raffinato e che nulla abbia da invidiare ai locali alla moda delle città più in vista, i calici con stelo lungo e i boccali da birra lavorati a mano saranno in grado di aggiungere ad ogni contesto un tocco chic e davvero ricercato.
Quali sono i calici migliori da regalare? Non sono rari i casi in cui si sceglie di fare un regalo utile ad una persona cara e che, come il mittente del regalo, ama arricchire la propria casa con prodotti unici nel loro genere. In questo caso, bisogna sempre ricordare che la casa rispecchia a pieno il gusto del proprietario e che scegliere un accessorio per l'abitazione è come trovare la fragranza giusta: si tratta di un gioco raffinato, ma che diviene divertente per chi sa a quali ispirazioni poter attingere. Accade così che una moglie che voglia deliziare il marito con un regalo speciale possa scegliere uno dei calici lavorati a mano, in cui poter versare vini pregiati, o uno dei boccali da birra più tradizionali, perfettamente in linea con i gusti del commensale. In alternativa, un marito o un amico che voglia fare breccia nel cuore della sua amata potrebbe regalarle un magnifico set di calici per acqua dipinti a mano da maestri artigiani boemi, chiaro omaggio all'eleganza e al gusto artistico della donna.
Attenzione a non cadere in un facile errore: calici e boccali da birra chiedono i contenitori adatti in cui riporre le bevande da versare, una volta arrivate in tavola. Per questo motivo, non si può certo pensare di versare l'acqua da portare in tavola in una brocca dallo stile totalmente diverso dai calici scelti o di portare la birra in tavola nelle bottiglie, per poi versarne il contenuto nel boccale. L'ideale è quindi portare i boccali di birra in tavola già pieni, dopo aver avuto cura di versare il prezioso liquido direttamente dal distributore presente in cucina o dalle bottiglie della selezione scelta per la cena. Per ciò che riguarda acqua e bevande, si può scegliere di utilizzare le brocche realizzate dagli stessi designer che hanno disegnato i bicchieri che abbiamo scelto, oppure si può pensare di acquistare una brocca molto colorata, che possa conquistare gli ospiti per il dolce contrasto che creerà con gli altri pezzi presenti in tavola.
In conclusione, è possibile affermare che una selezione di calici, bicchieri e boccali da birra non può non rappresentare un invito al padrone di casa ad arricchire il luogo che per eccellenza rappresenta la gioia di stare insieme e di condividere un momento speciale della giornata, come la cucina. Non bisogna avere paura di osare: ogni scelta rivela un po' del proprio carattere e ogni pezzo di design acquistato non può che contribuire nel rendere ogni casa speciale.