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Lo sgabello è un elemento d'arredo presente nelle nostre case da tempi molto antichi. I primi esemplari risalgono infatti all'epoca dei faraoni egizi e della civiltà classica greco-romana e questo lo rende a tutti gli effetti un oggetto dalla storia millenaria. Ai suoi esordi rappresentava un oggetto molto comune e letteralmente "popolare", ma in alcune fasi storiche, come il Medioevo europeo, assunse persino una valenza di pregio. Nei secoli successivi attraversò un periodo di declino, segnato dalla sua collocazione nella categoria dell'arredo "rustico", specialmente tra il Settecento e l'Ottocento. Durante questa fase, la sedia prese il sopravvento e si sostituì gradualmente al ruolo prima ricoperto dallo sgabello, che finì per essere relegato nei bar e nei locali notturni. Con il tempo, l'immaginario comune lo associò quasi indelebilmente al bancone di servizio dove i clienti ordinavano le proprie consumazioni, fissandolo in quel contesto anche attraverso i dipinti dei grandi artisti ottocenteschi.
Nonostante questi alti e bassi, lo sgabello ritrovò un nuovo periodo di splendore nel Novecento, epoca di grande fermento creativo nell'ambito dell'arredamento di interni. Le creazioni di quei tempi segnarono una grande svolta stilistica e una rottura con il tipo di mobilia realizzata fino a quel momento. Nei primi tre quarti del secolo si susseguirono diversi movimenti artistici, come Art Deco, De Stijl, Bauhaus, Wiener Werkstatte, i cui esponenti realizzarono oggetti d'arredo che sono ancora oggi d'esempio ai creativi di tutto il mondo. Il design moderno, che si sviluppò a partire dal secondo dopoguerra, si incentrò sulla ricerca di nuove forme e concetti di mobile e sull'innovazione tecnica. Per questo motivo, furono introdotti materiali mai usati sino a quel momento nel settore dell'arredamento, come la plastica e la fibra di vetro.
Fu allora che i designer di interni, nella volontà di rinnovare l'immagine eccessivamente statica della sedia, recuperarono una seduta semplice, priva della costrizione dei braccioli e in certi casi anche dello schienale: lo sgabello. Nel corso degli ultimi decenni, questo oggetto ha continuato a essere una costante nelle collezioni dei designer moderni e contemporanei e non è da escludere che nel prossimo futuro subisca altre sorprendenti trasformazioni. Pur avendo cambiato più volte forma, materiali, colori e dimensioni, nella sua evoluzione storica questo complemento d'arredo ha conservato la sua intrinseca essenzialità e funzionalità. A uno sguardo frettoloso apparirà come un oggetto banale, ma la storia del design industriale ci insegna quanto abbia rappresentato una continua fonte di ispirazione per creativi più o meno noti a livello nazionale e internazionale.
La sua forza sta proprio nella semplicità del concetto di mobile da esso rappresentato, poiché questa caratteristica lo rende adatto a diverse interpretazioni e contesti d'uso, tanto da poterlo armonizzare con gli stili di arredamento più disparati. Il prodotto giusto può adattarsi felicemente a interni in stile contemporaneo, costiero, rustico, country, industriale, minimalista e boho-chic (derivazione della parola "bohémien", legata al mondo eclettico e colorato degli artisti e degli hippy). Scegliere uno sgabello di design significa dotarsi di un elemento d'arredo capace di dare colore e vivacità a un locale, ma anche di renderlo più interessante o persino spettacolare. I prodotti presenti su Lovethesign sono stati disegnati da creativi pluripremiati come David Geckeler, Karim Rashid, Giulio Iacchetti, Matthias Demacker e Sergio Mori e ognuno di essi possiede specificità uniche.
Lovethesign dà particolarmente spazio alle piccole e medie aziende italiane, per sostenerle e farle conoscere a una clientela più ampia e amante del Made in Italy. Un esempio sono gli sgabelli alti creati da Sergio Mori per Alma Design, una giovane e dinamica azienda bresciana. Sono pensati per il settore contract (mobili e soluzioni d'arredo per l'arredamento di uffici, hotel, bar o ristoranti) ma perfetti anche per gli ambienti domestici. Si tratta di pezzi unici realizzati in polietilene, un materiale che li rende particolarmente leggeri, facili da spostare e pulire. La forma affusolata permette di impilare fino a otto pezzi, garantendo così anche un risparmio di spazio.
Chi apprezza la composizione in polietilene ma gradisce forme alternative, probabilmente troverà interessante lo sgabello Dodò di Twentyfirst, disegnato da Studiothesia, complesso di designer esistente a Padova dagli anni Settanta. Per l'aspetto e il materiale, si adatta perfettamente ad ambienti interni ed esterni. Le sue linee morbide e la forma originale, unite ai colori brillanti della superficie (disponibile in bianco, grigio antracite, blu aviator, arancione mandarino, rosso, verde, viola), ne fanno una gradevole alternativa. Sul fondo presenta un foro per poterlo riempire con sabbia o altro materiale zavorra, in modo da garantirne la stabilità anche in presenza di vento. Un prodotto simile è Skoop, prodotto dall'azienda Bonaldo e disegnato da Karim Rashid.
La storia dei suoi creatori è parte del suo fascino: si tratta di un prodotto disegnato da un canadese nato a Il Cairo e realizzato da un'azienda che produce vero Made in Italy, lavorando con le materie prime del nostro territorio sin dal 1936. Come il modello precedente, Skoop viene ricavato da un solo stampo, a forma di clessidra, ed è realizzato in polietilene. Il designer Karim Rashid ha collaborato anche con B-Line, un'azienda padovana. I suoi prodotti sono ideali per chi ama gli oggetti squisitamente di design e desidera un complemento d'arredo che interpreti lo sgabello in un modo fantasioso, senza però snaturarne l'essenza. Il modello Woopy è realizzato in polietilene stampato in rotazionale ed è arricchito da un sottile poggiapiedi in acciaio cromato. La forma sinuosa e sbarazzina, ma pur sempre di classe, può dare vitalità a un ambiente moderno e dai colori neutri. È disponibile in verde pastello, rosso, rosso corallo e viola ametista. Chi desidera tinte meno sgargianti può richiederlo in grigio basalto o bianco. Gli amanti di questo genere troveranno divertente l'idea di abbinare il prodotto con altri oggetti della stessa linea, in modo da giocare con le forme ed i colori e vivacizzare l'ambiente di lavoro, la veranda, il giardino o i locali dedicati ai bambini.
Il designer tedesco Matthias Demacker ha fornito a B-Line un'altra originale interpretazione di questo complemento d'arredo con il disegno di Icon. La forma ricorda un origami, una figura realizzata con l'arte giapponese della piegatura di fogli di carta, ma la differenza è che è totalmente realizzato in alluminio. La superficie viene successivamente verniciata con prodotti antigraffio, perciò è utilizzabile anche in ambienti esterni senza correre il rischio di danneggiamenti legati agli agenti atmosferici. Per rendere la seduta più confortevole, Icon viene corredato da un cuscino rimovibile realizzato in cuoio riciclato e gomma antiscivolo. Per chi desidera invece un prodotto che si svincoli dalla classica forma dello sgabello, c'è Ali Baba, ideato da Giò Colonna Romano per l'azienda milanese Slide. Il nome può aiutare a immaginarne le fattezze, che lo fanno assomigliare a un grande fez, il copricapo tipico dei paesi arabi del Mediterraneo, o se si preferisce a un tronco di cono. Non è però la sola forma ad aver dato a questo sgabello un nome tanto particolare. La superficie in polietilene è incisa con sottili decori floreali e geometrici, che evocano i tessuti arabescati dell’antico oriente.
Facilmente impilabile e trasportabile, è un complemento d’arredo adatto agli ambienti living, ma anche alla stanza dei bambini o agli spazi aperti di locali e ristoranti. Ali Baba è disponibile in nero, bianco e arancione. Per rispondere ai gusti di chi predilige la semplicità, la coppia di designer tedeschi Neuland Paster & Geldmacher ha proposto a B-Line lo sgabello a seduta alta Park, un prodotto all'avanguardia. La struttura è esteticamente leggera e presenta la forma di una griglia in tondini d'acciao verniciato e zincato. Il suo aspetto minimalista lo rende adattabile a diversi contesti d'arredo, sia interni sia esterni. Un altro modello apprezzabile è Flower, prodotto da Ethimo e creato da Design Studio. Questa azienda Made in Italy da sempre si occupa dell'arredamento outdoor e il suo prodotto si adatta particolarmente alle verande e ai giardini, poiché grazie alla speciale verniciatura è antigraffio ed è inoltre facilmente lavabile. Lo sgabello ha una seduta e uno schienale a griglia ed è caratterizzato da una particolare inclinazione delle gambe posteriori, che ne garantisce la stabilità.
Simile nella forma ma dotato di altre caratteristiche peculiari, lo sgabello alto del francese Luc Jozancy fornisce un'altra gradevole opportunità di scelta. Chiamato Up, rientra perfettamente nella linea di prodotti dell'azienda francese Matière Grise, che combina semplicità e allegria per offrire prodotti adatti a qualsiasi ambiente. Si tratta di uno sgabello da bar, dalla struttura leggera, squadrato e in alluminio, un materiale che rappresenta una garanzia di solidità e comodità al tempo stesso. È pensato per uso interno, ma è possibile posizionarlo anche in ambienti aperti, a patto di avere delle premure per proteggerlo dagli agenti atmosferici. Le varianti colore comprendono la tinta verde, bianca, kaki, fucsia, rossa e grigia.
Se si è alla ricerca di forme ancora più essenziali, leggere e geometriche, sono indicati gli sgabelli di Covo, brand internazionale con radici italiane. Questi oggetti di design sono stati disegnati dai neozelandesi Scott Fitzsimons and Richard Hartle, che lavorano insieme sotto il brand Scott, Rich & Victoria. Si tratta di un prodotto particolarmente adatto alle cucine dotate di piani rialzati o piano di appoggio elevati e si integra bene in diversi contesti d'arredo. La struttura e la seduta sfaccettata sono realizzate in acciaio, una garanzia di resistenza e durabilità. Un altro prodotto che si inserisce in questa linea è Sharing, ideato da Giorgio di Tullio per Metalmobil, azienda marchigiana specializzata in arredi metallici. Si tratta infatti di uno sgabello in struttura tubolare di metallo, che disegna una base a slitta curva e delle delicate linee verticali che si congiungono nell'area della seduta. L'uso di questo materiale non esclude la comodità, perché lo sgabello è sovrastato da un comodo cuscino in tessuto. Sharing rappresenta un complemento d'arredo universale, facilmente trasportabile e inseribile sotto a piani d'appoggio o tavoli, in quanto è alto solo 80cm.
Un ulteriore prodotto da mettere in evidenza è lo sgabello Dama della veneta TCC, che si inserisce nella filosofia aziendale del "miglioramento continuo" e rappresenta un prodotto esteticamente gradevole, con base metallica e seduta in policarbonato. La scelta di questo materiale per la parte superiore fornisce a essa un aspetto lucido e sinuoso, il che la rende accogliente per chi vi si dovrà sedere. Il colore vivo con cui è tinto il poliuretano garantisce un piacevole tocco di colore nel locale dove verrà posizionata. Per gli amanti di forme più "classiche", l'azienda trevigiana Arper offre alcuni tipi di sgabello da bar, come Babar, opera del designer inglese Simon Pengelly. La struttura è apparentemente semplice, ma in realtà è costituita da diverse componenti ben bilanciate, tra cui è bene notare lo stelo in materiale plastico, che poggia su una base mobile in acciaio inox cromato. La caratteristica singolare di questo prodotto è la sapiente combinazione dei materiali, che unisce la compattezza del poliuretano, la resistenza e lucidità dell'acciaio e per finire la morbidezza del tessuto che riveste la seduta (disponibile in rosso, senape, oliva e bianco).
Lo studio spagnolo Lievore Altheee Molina ha invece ideato per Arper un tipo di sgabello denominato Catifa, più prossimo alla struttura della sedia, poiché presenta uno schienale appena accennato e una base in acciaio costituita da quattro gambe unite sul fondo. Questo prodotto si accosta ad ambienti raffinati, per via delle sue linee sottili e della morbida imbottitura che ingentilisce la seduta, e trasmette un calore moderno all'ambiente circostante. Il binomio comfort e fascino ben descrive questo oggetto, che evoca piani bar o eleganti cucine arredate in stile moderno. Catifa è disponibile anche in un'altra versione, che risulta elegante e informale al tempo stesso grazie alle linee essenziali del polipropilene e dell'acciaio cromato. Presenta una seduta ergonomica con schienale alto, che su richiesta del cliente può essere rivestita con una fodera in pelle, ecopelle o tessuto, anche personalizzabile. Altra differenza dalla prima versione è il fusto girevole a trespolo, che termina con quattro raggi in acciaio lucido e poggiapiedi.
Se si desidera invece un modello realizzato con materiali tradizionali, ma con un'impronta creativa, lo sgabello Temù è il prodotto ideale. Ideato da Giulio Iacchetti per conto della milanese Internoitaliano, è stato presentato al Fuorisalone di Milano del 2015 e ha senz'altro attirato l'attenzione degli appassionati di design. Gli autori materiali di Temù sono gli artigiani di Somaschini Felice & Nipoti, che per la sua realizzazione hanno adottato unicamente il frassino massello e la tecnica della tornitura. Nella forma il prodotto richiama il pistone della tromba, poiché è costituito da tre componenti a loro volta formate da un'asta in faggio sormontata da un elemento circolare in frassino.
I dischi in legno sono congiunti al centro e creano la zona trilobata della seduta, leggermente incava. Un'altra caratteristica curiosa è la posizione degli elementi orizzontali che fungono da poggiapiedi e tengono unite le aste verticali, poiché sono posizionati ad altezze diverse e conferiscono così all'oggetto una sensazione di dinamicità. Temù è il prodotto perfetto per chi vuole conciliare la propria passione per il design con la volontà di sostenere e promuovere l'artigianalità italiana. Un secondo prodotto realizzato interamente in legno è Nerd, creato dal tedesco David Geckeler e commercializzato dall'azienda danese Muuto.
La forma ricorda il classico sgabello della tradizione, ma dopo un'osservazione più attenta si può apprezzare il design pulito e curato e la morbidezza delle linee dello schienale e delle gambe affusolate. Il design ergonomico della seduta è la parte più innovativa del prodotto e accoglie chi vi si siede con una piacevole comodità. Per gli amanti di questo stile, un altro modello interessante è Steelwood di Magis, azienda veneta che ha inaugurato una linea dedicata ai bambini intitolata Me Too. Questo sgabello è stato disegnato dai fratelli designer francesi Ronan ed Erwan Bouroullec e vuole contribuire a guardare il mondo da una prospettiva più infantile, per creare un ambiente colorato, sorprendente, felice.
Come suggerisce il nome, Steelwood è composto da elementi in acciaio (steel) e legno (wood). Dalla contrapposizione di due materiali tanto diversi nasce un prodotto apprezzabile per la sua semplicità e per il modo in cui sa armonizzare ed esaltare reciprocamente le rispettive texture, nonché le correlate sensazioni tattili che derivano dal contatto con le superfici. Il catalogo di Lovethesign offre un ampio assortimento di sgabelli per interni ed esterni, disegnati da designer professionisti e realizzati con materiali di altissima qualità da aziende italiane e internazionali. I prodotti presenti appartengono ai più importanti brand del settore, ma anche a piccole e medie realtà dal grande potenziale, che Lovethesign desidera sostenere e promuovere. La selezione vuole rispondere alle esigenze di quei clienti che amano la propria casa e vogliono creare un ambiente che li rispecchi e in cui si sentano accolti ogni giorno. Trovare il prodotto ideale è facile, basta consultare l'elenco per trovare quello che risponde al meglio alle proprie esigenze!