Troppe persone danno poco peso all'arredamento del bagno, considerando questa come una stanza di minore importanza all'interno dell'abitazione. Tuttavia, così non è, perché paradossalmente questo può essere ritenuto uno degli ambienti chiavi per la casa, da cui è possibile dedurre il carattere e la personalità di chi la abita. Sono innumerevoli le possibilità di arredamento e di personalizzazione del bagno: tra accessori indispensabili e complementi a mera funzione estetica, questa stanza della casa merita pari dignità rispetto a tutte le altre. Tra gli elementi che non possono mancare c'è senza dubbio il portabiancheria: chi desidera avere una casa ordinata, perfetta e decorosa non può rinunciare a un oggetto come questo, che permette di conservare la biancheria sporca prima di essere lavata. In commercio esistono infinite possibilità di scelta per il portabiancheria, proprio perché nessuno ci può rinunciare e si fa il possibile per sceglierlo in linea con lo stile del bagno. In molti considerano questa stanza addirittura come la più importante ed è proprio da qui che partono per arredare l'intera casa, scegliendo lo stile più consono da abbinare al bagno. Si tratta di scelte, a volte estreme, ma quel che è certo è che dare minore importanza alla scelta degli arredi bagno sarebbe un errore grandissimo da parte di chi desidera vivere in una casa accogliente e familiare. Che sia moderno, che sia classico, shabby, provenzale o etnico, ogni bagno merita un portabiancheria dignitoso: lo scopo di questo elemento è principalmente quello di essere un raccoglitore riservato e discreto, che evita di avere la biancheria sporca in giro per la casa. Quando, poi, si hanno bambini in casa, è quanto mai utile, dal momento che è più facile che si sporchino e che debbano essere cambiati: proprio per questo motivo, esistono anche dei modelli appositamente studiati per le camere dei più piccoli, divertenti e colorati, realizzati su misura per loro. Si tratta di una soluzione particolarmente utile per insegnare loro il senso dell'ordine ma, soprattutto, è un'idea di grande aiuto per i genitori, che in questo modo sanno sempre dove trovare la biancheria sporca dei loro bambini pronta per essere lavata. Ma non solo biancheria sporca, perché in molti casi i cesti portabiancheria vengono impiegati per conservare i panni pronti per essere stirati: sono, infatti, molte le persone che non possono dedicarsi alla stiratura quotidiana e allora preferiscono accumulare la biancheria appena lavata e asciugata in apposite ceste, per poi procedere alla stiratura in un secondo momento. Questo è il motivo per cui nella zona lavanderia di una casa sono spesso presenti due o più ceste per la biancheria. Il portabiancheria: la sua evoluzione Non è possibile individuare con certezza la nascita di questo elemento, principalmente perché si tratta di un complemento d'arredo che nasce dalla necessità. Con ogni probabilità è presumibile che sia stato introdotto nelle abitazioni, nel senso attuale del termine, nella prima metà del XX secolo: bisogna, infatti, considerare che gli elettrodomestici nella loro forma attuale sono nati con l'elettricità e che prima il loro funzionamento era manuale. La lavatrice, intesa come macchina manuale per lavare la biancheria, è nata addirittura nel Settecento ma la sua funzione è stata implementata negli anni Venti. Tuttavia, questo sistema era di assoluto appannaggio per i ceti più abbienti oppure, in alternativa, era destinato ai centri di lavaggio collettivo, che oggi chiameremo lavanderie. Il popolo usava lavare i panni al fiume o, in alternativa, nei vasconi appositi fuori dal paese, dove le donne si recavano per il bucato. Per trasportare i panni sporchi, nella maggior parte dei casi utilizzavano delle ceste in vimini con i manici o, in alternativa, delle sacche di cotone: erano i sistemi più pratici per portare la biancheria sporca fino alle vasche o al fiume e per poi riportarli a casa, ancora bagnati e quindi più pesanti. Ovviamente, con la produzione industriale delle lavatrici, pian piano questa macchina è entrata in quasi tutte le abitazioni ma, ancor prima, è stato con l'arrivo dell'acqua corrente nelle case che le donne hanno smesso di andare a lavare la biancheria nelle aree comuni. Questo grande cambiamento ha avuto ripercussioni anche sulle ceste portabiancheria, che non servivano più, quindi, per trasportare i panni ma per conservarli in casa in attesa di essere lavati. Perciò non esiste un inventore, non si può materialmente individuare una persona che abbia dato il via alla rivoluzione, ma si può con certezza affermare che sia stata l'intuizione delle donne ad attuare il cambiamento nella concezione di questo oggetto. Se, prima, i cesti portabiancheria erano principalmente in vimini o in cotone, oggi si possono trovare innumerevoli tipologie di complementi di questo tipo: la diffusione della plastica nella seconda metà del secolo ha portato una ventata di novità e di possibilità in più, tanto che oggi questi sono i modelli più economici e diffusi. Tuttavia, sono comunque tante le persone che scelgono di acquistare portabiancheria in vimini, anche se questo oggetto ha perso le sembianze del classico cestino ed è diventato un contenitore, dalle sembianze quasi di un bidone in alcuni casi, molto pratico e comodo. In alcuni casi sono stati introdotti portabiancheria con anima in metallo e sacca in materiale sintetico o in cotone. Non mancano, poi, anche i prodotti in legno, molto moderni ma contemporaneamente tradizionali. Insomma, chi deve acquistare un portabiancheria non ha che l'imbarazzo della scelta per avere in casa qualcosa che sia perfettamente in linea con il suo stile e la sua esigenza. Sono tantissimi i designer, anche importanti, che negli anni si sono cimentati nella realizzazione di portabiancheria per la casa, proprio a sottolineare l'importanza di questo elemento di un'ottica di arredamento funzionale ed esteticamente piacevole, in cui ogni oggetto che viene scelto dev'essere in linea con il concetto di casa che si desidera, e non acquistato a caso senza badare troppo alla sua apparenza. Forma e sostanza, dunque, anche per quanto riguarda i portabiancheria. Inoltre, proprio per un concetto di evoluzione, i cesti della biancheria moderni nella maggior parte dei casi sono dotati di un coperchio o, comunque, di una copertura atta a nascondere la biancheria pronta a essere lavata, nonché il cattivo odore che questa potrebbe sprigionare. In molti casi, il portabiancheria trova anche spazio nella zona lavanderia di una casa e non nel bagno, proprio per una questione di privacy ma anche di ottimizzazione degli spazi, visto che i bagni delle case moderne sono nettamente più piccoli rispetto a quelli delle case più datate. Portabiancheria in vimini Sono i più classici, nonché i più diffusi. Derivano dal primo esempio di portabiancheria ma con gli anni si sono evoluti e modificati nettamente. Oggi, sono caratterizzati da pareti alte e da una forma a cilindro oppure squadrata: questa è una scelta dettata dalla necessità di avere in casa degli oggetti capaci di contenere una quantità di biancheria coerente con le esigenze della casa, senza creare disordine e confusione. E' ovvio che, decadendo la necessità di trasporto all'esterno dell'abitazione, si è potuta studiare una forma più funzionale per il suo scopo. Questi contenitori in vimini, nella maggior parte dei casi, sono accompagnati da pratici coperchi dello stesso materiale per coprire la biancheria ma, soprattutto, alloro interno sono rivestiti da una fodera in tessuto, che può essere cotone o materiale sintetico. Il motivo di questo rivestimento è da ricercare nel fatto che il vimini è un materiale naturale derivante dal legno e che, quindi, come tale, tende spesso a rilasciare polverina oppure a scheggiarsi, rischiando di rovinare i vestiti. Inoltre, In molti modelli la fodera interna dei cesti per la biancheria in vimini è removibile, quindi facilmente lavabile e igienizzabile, per una perfetta pulizia e attenzione. E' vero che questi cesti accolgono per lo più la biancheria sporca, ma questo non toglie che sia buona norma, quando possibile, dedicarsi anche al lavaggio di questo rivestimento. In molti casi, inoltre, i cesti portabiancheria in vimini sono dotati di manici: tante volte ci si chiede il motivo di questa scelta ma, se si avesse zona lavanderia in un punto della casa distante dal bagno, il motivo sarebbe più che logico. Infatti, in quel caso i cestini per la biancheria vengono posizionati o nelle stanze da letto o nel bagno, i luoghi in cui si procede a cambiarsi, perché risulterebbe poco agevole recarsi ogni volta dall'altra parte della casa per posare l'abbigliamento da lavare nei portabiancheria in lavanderia, specialmente quando questa zona si trova al piano superiore o a quello inferiore dell'abitazione. Si rivela, quindi, necessario trasportare la biancheria e per dare la possibilità di non farlo manualmente, pezzo per pezzo, sono stati aggiunti i manici, che in realtà altro non sono che un retaggio che permane dai cesti in vimini del passato. I cesti per la biancheria in vimini sono particolarmente utilizzati nei bagni che sono stati arredati in stile shabby-chic o provenzale, due tendenze degli ultimi anni che stanno trovando terreno fertile nelle nostre abitazioni. Creano un'atmosfera calda e familiare, molto romantica, e i cestini in vimini sono perfetti per completare un bagno di questo tipo. Portabiancheria in legno A differenza dei portabiancheria in vimini, quelli in legni presentano un'apparenza più easy, sobria e lineare. Si può considerare la diretta evoluzione del vimini, giacché non presenta gli inconvenienti di questo materiale ma di contro offre lo stesso livello estetico. Bisogna distinguere tra porta biancheria in legno massello (o laminato) e portabiancheria in legno intrecciato: i primi sono nati per essere quasi un ulteriore mobile dell'arredamento bagno e non solo un complemento, perché in caso non siano dotati di ruote, il loro trasporto è particolarmente disagevole. I secondi, invece, sono da considerare alla stregua dei portabiancheria in vimini ma più discreti. Un bell'esempio di portabiancheria in legno è quello realizzato da Universal Expert su disegno di Sebastian Conran, uno dei designer più in vista degli ultimi anni. Si caratterizza per una forma a parallelepipedo, in cui gli spigoli sono smussati: è realizzato in materiale di legno laminato e nasce con l'idea di fornire a consumatori una soluzione salva-spazio, che potesse introdursi con eleganza anche negli ambienti meno ampi. Il coperchio è ancorato alla struttura e questo garantisce la privacy di ciò che contiene mentre le pareti sono forate, per una ulteriore sensazione di leggerezza e di eleganza. Le pareti sono realizzate separatamente da due "fogli" di legno che si congiungono sul lato corto, per un effetto ottico davvero molto piacevole. Questo prodotto è l'ideale per una famiglia ma anche per chi abita da solo ed è adatto anche per essere posizionato in bella vista in bagno o in camera da letto, non necessariamente nascosto nella lavanderia. Anzi, la sua gradevolezza estetica lo trasforma in un complemento d'arredo di grande stile e design. Portabiancheria in plastica I portabiancheria in plastica rappresentano l'evoluzione più importante di questo oggetto. Negli anni Cinquanta e Sessanta, infatti, questo materiale ebbe una diffusione planetaria: il suo costo ridotto, la possibilità di produzione industriale e, soprattutto, le straordinarie possibilità di personalizzazione che permetteva, furono una vera innovazione per l'epoca, tanto che iniziarono a diffondersi milioni di prodotti in plastica, che invasero le case di tutto il mondo. Il cesto portabiancheria in plastica è uno dei primi elementi che furono realizzati in questo materiale, dal momento che i vantaggi della produzione e dell'utilizzo dei polimeri industriali sono sempre stati molto numerosi. A differenza dei tradizionali cesti portabiancheria in vimini, infatti, quelli in plastica sono molto più leggeri, quindi facili da trasportare, nonché molto più economici: la plastica ha portato nelle case di tutti quello che fino a pochi anni prima era appannaggio di pochi. I contenitori portabiancheria in plastica nella maggior parte dei casi sono semplici bidoni con coperchio, molto sobri, tanto che viene preferito utilizzarli nelle lavanderie e non nelle camere da letto o in bagno. Tuttavia, esistono dei modelli molto carini, pensati soprattutto per le stanze dei bambini: i portabiancheria in plastica per le camerette sono coloratissimi e vivaci, si inseriscono alla perfezione in una stanza arredata con uno stile divertente e, inoltre, non rappresentano un pericolo per i più piccoli. Infatti, non rilasciano schegge e anche se si dovessero rovesciare non possono causare nessun danno ai bambini perché sono molto leggeri, a differenza di quelli in legno o in vimini che, al contrario, potrebbero arrecare un danno. Inoltre, il loro prezzo relativamente ridotto, non crea problemi nel caso in cui sia necessario sostituirlo perché rovinato e questo permette di avere un cesto per la biancheria sempre nuovo e funzionale, in linea con quella che viene considerata una casa ordinata. Proprio per la rinomata leggerezza, inoltre, i cesti per la biancheria in plastica si prestano a essere eventualmente trasportati: capita spesso che dalla zona lavanderia ci si debba spostare verso il giardino, il balcone o il terrazzo per stendere la biancheria e in alcuni casi è necessario effettuare anche alcune rampe di scale prima di giungere nel luogo desiderato, pertanto, poter contare su un elemento come questo, è senz'altro un vantaggio. Tuttavia, non bisogna considerare i portabiancheria in plastica come elementi di qualità inferiore rispetto ad altri, perché si farebbe un grande errore: se è vero, come è vero, che il loro prezzo è inferiore rispetto a quello degli stessi oggetti realizzati con altri materiali, è altrettanto vero che tantissimi designer si sono cimentati nella realizzazione si portabiancheria in plastica dalle forme strabilianti, esempi di oggetti di modernariato particolarmente interessanti, derivanti da materiali di primissima scelta. A differenza dei portabiancheria realizzati con altri materiali, infatti, la plastica si presta a innumerevoli interpretazioni ed è quindi facile trovare soluzioni più giornaliere, di qualità media, e soluzioni che, invece, sono qualitativamente eccellenti. La plastica è un materiale molto duttile ed essendo di derivazione industriale, è il produttore che sceglie il livello qualitativo della materia prima da impiegare per i suoi prodotti. Portabiancheria in tessuto Sono lontani i tempi delle sacche in cotone che venivano utilizzate dalle donne per andare al fiume anche se, in alcuni casi, ci sono dei cestini per la biancheria che derivano proprio da quell'idea. I portabiancheria in tessuto sono forse le soluzioni più versatili in questo senso e si possono trovare in due principali varianti: quelle senza struttura e quelle con la struttura. Quelle senza struttura si utilizzano all'occorrenza, sono facilmente richiudibili e quando non c'è biancheria da lavare possono essere comodamente risposti in un cassetto: ovviamente, non sono adatti a una casa con bambini, visto che in presenza di piccoletti è impossibile non avere nulla da lavare, ma questa è una soluzione particolarmente utile per i single che abitano in appartamenti a metratura ridotta, dove lo spazio dev'essere ottimizzato quanto più possibile. Non ci sono panni da lavare? Il cesto portabiancheria non serve e si ripone, è molto semplice come concetto. Questi cesti sono propriamente delle sacche, ma sono dotate di una semi struttura a scomparsa, che quando la cesta dev'essere riposta si ripiega su stessa ma quando viene utilizzata conferisce una certa rigidità all'oggetto. I portabiancheria in tessuto con struttura, invece, sono semplicemente delle sacche di cotone o di materiale sintetico che vengono sorrette da un sostegno in materiale metallico, plastico o ligneo a seconda dello stile. In molti casi, questa struttura è fatta in modo tale da essere richiudibile e, quindi, riposta in un luogo appartato quando non necessaria. Questi cesti porta biancheria sono spesso molto simpatici e colorati, sono dotati di chiusura in tessuto che si ancora con un bottoncino, un velcro o un gancetto. Una delle particolarità di questi portabiancheria è quella che, all'occorrenza, il sacco può essere rimosso facilmente dalla struttura per essere trasportato verso la zona lavanderia o dove si trova la lavatrice. Ovviamente, questi portabiancheria non sono adatti per trasportare la biancheria bagnata ma fanno ottimamente il loro lavoro con la biancheria ancora da lavare. Possono anche essere considerati dei portabiancheria modulari, perché alcune strutture possono ospitare diverse sacche, tanto che molte famiglie ne utilizzano una per ciascun componente.