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Con i commi 58-60 dell’articolo 1, la Legge di Bilancio ha confermato la proroga del Bonus Mobili anche per il 2021, introducendo un’interessante novità riguardo il limite di spesa: il tetto massimo dell’importo detraibile passa da 10.000 a 16.000 euro.
Le condizioni, la tipologia di spese ammesse e i requisiti per accedere al beneficio fiscale rimangono invece inalterati, soprattutto per ciò che riguarda il requisito chiave, che vede legittimato a richiedere la detrazione fiscale del 50% solo chi effettua determinati lavori di ristrutturazione edilizia sull’abitazione oggetto dell’acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici.
La detrazione IRPEF del 50% per il relooking degli ambienti domestici si concretizza solo se le spese per l’acquisto dei nuovi arredi e degli elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe non inferiore alla A+, ad eccezione dei forni, per i quali è ammessa anche la classe A) si inseriscono all’interno del piano di incentivi fiscali previsti per le ristrutturazioni delle unità abitative.
In altri termini, il Bonus Mobili non è un’agevolazione a sé stante, ma viaggia a braccetto con i bonus relativi alle ristrutturazioni edilizie.
Ecco il nodo centrale: hanno diritto alla detrazione solo i contribuenti che cambiano gli arredi e/o gli elettrodomestici di un immobile sottoposto a lavori di ristrutturazione edilizia che non siano iniziati prima del 1° gennaio 2020.
Non a caso, uno dei requisiti per accedere al Bonus Mobili riguarda la data di inizio dei lavori di ristrutturazione, che deve necessariamente essere antecedente a quella dell’acquisto delnuovo arredamento di casa.
Se il tetto massimo di spesa è stato innalzato a 16.000 euro ad unità abitativa, rimane invece invariata la modalità di recupero dei soldi spesi per il nuovo mobilio. Vige ancora l’onere di richiedere la detrazione nella dichiarazione dei redditi: Il 50% della spesa sostenuta verrà recuperata dal contribuente in dieci quote annuali di pari importo.
Come accennato, la detrazione IRPEF del 50% potrà essere richiesta dai contribuenti aventi diritto fino ad un massimo di 16.000 euro per l’acquisto di nuovi mobili e grandi elettrodomestici.
Chi sta pensando di ristrutturare casa, potrebbe dunque cogliere questo momento propizio per abbinare al rifacimento impiantistico e strutturale anche un cambio di look in chiave di mobili e arredi.
Lo sgravio fiscale riguarda l’acquisto di svariati elementi d’arredo: cucine, poltrone, divani, letti, materassi, armadi, cassettiere, comodini, credenze, scrivanie, librerie, tavoli, sedie, lampade.
Molti anche gli elettrodomestici che rientrano nell’elenco degli acquisiti detraibili al 50%: frigorifero/congelatore, lavatrice/asciugatrice, lavastoviglie, forni tradizionali e forni a microonde, ma anche apparecchi elettrici di riscaldamento (stufe, radiatori), ventilatori e condizionatori d’aria.
Perché non approfittare del beneficio fiscale per regalare alla propria casa una veste tutta nuova?
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito anche quali sono i lavori di ristrutturazione cui è legato il Bonus Mobili:
Non danno invece diritto al Bonus i lavori di manutenzione ordinaria sui singoli appartamenti: per intenderci, non basta ritinteggiare le pareti o sostituire gli infissi per richiedere le agevolazioni per l’acquisto dei mobili nuovi.
L’altro importante requisito per accedere al beneficio fiscale riguarda la modalità di acquisto dei mobili e degli elettrodomestici, che dovrà avvenire tramite bonifico parlante o altri strumenti di pagamento tracciabili (carta di debito o carta di credito).
Nessuna agevolazione invece per chi acquista in contanti, con assegni o altri mezzi di pagamento.
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